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Non sarai punito PER la tua rabbia, sarai punito DALLA tua rabbia... quindi, impariamo a gestirla.

  • Immagine del redattore: veronicagriguoli
    veronicagriguoli
  • 24 giu 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

La #rabbia è una risposta emotiva negativa, come le altre #emozioni, ha una sua funzione, ci informa che qualcosa o qualcuno rappresenta una minaccia al raggiungimento dei nostri scopi. L' intensità della rabbia inoltre, varia lungo un continuum che ha come poli opposti da un lato una leggera irritazione e dall'altro una furia intensa.


Sfatiamo subito un mito, è normale arrabbiarsi? ASSOLUTAMENTE SI! La rabbia ha funzioni adattive, ci tutela e ci permette di raggiungere i nostri obiettivi, è una sorta di benzina. Tuttavia, come recita un vecchio adagio "il troppo storpia". Infatti, quando il livello di questa emozione raggiunge un' intensità eccessiva rischiamo di venir travolti da essa.


Avere difficoltà nel controllo della rabbia influenza un po’ tutte le aree di funzionamento di un individuo: dal lavoro, alla vita privata, alle relazioni con gli altri. Questo sottolinea come sia determinante riuscire a riprendere il controllo e gestire in maniera efficace, questa emozione. Ci sono 3 modalità attraverso cui la #rabbia può manifestarsi:


1) il pensare in maniera negativa a qualche fatto che è accaduto – spesso come una reazione automatica;

2) il provare sentimenti di infelicità;

3) il dire/fare cose che sono il diretto risultato del sentirsi agitato.


È necessario quindi delineare quali possono essere le soluzioni più efficaci per risolvere tale problema. Le tecniche di autocontrollo rappresentano in questo senso una valida opportunità, esse possono considerarsi di due tipi e possono essere applicate simultaneamente:

tecniche comportamentali: rilassamento, sport e yoga per sviluppare consapevolezza e autodisciplina, respirazione diaframmatica.

tecniche cognitive: cerca di capire il punto di vista dell’altro, osservare i propri pensieri e imparare a bloccarli, usare pensieri alternativi (posso stare calmo, prendo tempo prima di agire, è un suo problema), prendersi una pausa (esprimi i tuoi sentimenti facendo un’attività rilassante, praticando sport ) e quando poi si torna ascoltare il punto di vista dell’altro, spiegare il proprio e cercare di negoziare.


Quello che viene condiviso da queste tecniche di apprendimento è:

step 1: comprendere perché ci si arrabbia, individuare quali sono quei pensieri che fanno da scintilla;

step 2: imparare a fronteggiare al meglio le situazioni di #rabbia, considerandole come momenti di apprendimento.


Naturalmente si tratta di soluzioni tampone, se la rabbia rappresenta un vero e proprio problema per te, tanto da inficiare il tuo benessere quello che ti consiglio è di rivolgerti ad uno psicologo che ti aiuterà a risolvere questa momentanea difficoltà.

Personalmente, nei percorsi che affronto con i pazienti mi soffermo molto sul riconoscere l'importanza delle emozioni e sull'individuare quei meccanismi che concorrono a trasformare emozioni funzionali in emozioni disfunzionali.


Se pensi di avere bisogno di conoscere meglio quali sono i meccanismi che si nascondono dietro la rabbia e di imparare a gestirla al meglio, scrivimi sarò molto contenta di aiutarti.


A presto!


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