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Cibarsi di Emozioni. Quando l'alimentazione diventa patologica, la vigoressia e l'ortoressia.

  • Immagine del redattore: veronicagriguoli
    veronicagriguoli
  • 17 giu 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

L'ispirazione per questo nuovo articolo sicuramente arriva con l'avvicinarsi della bella stagione che, porta in tavola nuovi vibranti colori ma, anche guardando le puntate di #Montalbano, immaginando di assaporare anch'io un bel piatto di spaghetti alle vongole, in riva al mare siciliano.





Parto da una semplice domanda: "Come descriveresti la tua alimentazione?" O meglio, "Hai mai notato come ti alimenti?" Sapresti rispondere alla domanda: "Mangi per nutrirti o per riempirti?"


Come avrai capito, il cibo è importante non solo per la sopravvivenza. Ognuno di noi ha un piatto preferito, che in un certo senso lo rappresenta. Il cibo quindi, diventa anche identità, non solo la nostra ma, anche quella delle nostre origini e della nostra cultura; e di questo ce ne accorgiamo spesso durante i viaggi.

Inoltre, il cibo è spesso consolazione, mangiamo per mettere a tacere le emozioni negative come #ansia e #stress, per occupare la noia, per sentirci meno tristi o per regalarci un premio a fine giornata.



Inutile dire che, siamo letteralmente BOMBARDATI da messaggi che ci spingono a mantenere uno stile di alimentazione sano e variegato; questo fino ad arrivare a veri e propri filoni di fanatismo alimentare in cui, è molto semplice incappare (ammettilo! Anche tu hai, almeno una volta, letto i vantaggi della dieta X che prevedeva solo alimenti Bio basando l'alimentazione sui colori ecc, ecc).

Ecco che, questo tipo di evoluzione, culturale se vogliamo, in società del benessere ha fatto sì che, alcune tendenze si estremizzassero... e come avrai ormai capito, quando qualcosa si cristallizza non è mai un bene.


Tutti abbiamo sentito parlare dei disturbi del comportamento alimentare, accanto ai più noti ovvero l'#anoressia nervosa, la #bulimia, il #binge #eating, sono sorti altri tipi di disturbi come: l'#ortoressia e la #vigoressia.



Questi due disturbi hanno come base un contesto ambientale che, rinforza l’idea del mangiare sano e inculca l'accettazione del perseguimento di un certo tipo di ideale di bellezza. Queste due credenze, se inizialmente scambiate con un modo per migliorare la propria salute e correggere comportamenti alimentari errati, si trasformano poi nelle cause che favoriscono l'insorgenza della patologia.

Sia l’ortoressia che la vigoressia si basano sul mantenimento di uno stile di vita improntato al perseguimento di un rigido regime nutrizionale. Nel caso dell’ortoressia, esso si fonda sull’ossessione per il mangiare sano, cosa che conduce il soggetto a spendere molto tempo a pensare al cibo, a quali alimenti evitare, a selezionarli e a prepararli al fine di mantenere una buona condizione di salute, mentre nella vigoressia, esso riguarda l’ossessione per la perfetta forma fisica raggiunta tramite l’uso di un’alimentazione iper-proteica e lo svolgimento di esercizi fisici.


Il cibo veicola anche le emozioni, e rappresenta pure uno status di appartenenza ad un certo gruppo. Proprio per questo motivo, le persone che soffrono di questi due disturbi oltre che a isolarsi dagli altri, sono più "sensibili" sul tema, anche a livello di autostima e benessere, poiché ogni "strappo alla dieta" è destinato ad essere punito: nell'ortoressia con diete sempre più ristrette mentre nella vigoressia con sedute di allenamenti estenuanti e con il ricorso in ultima battuta alle sostanze anabolizzanti.

Questo iper-investimento sull'alimentazione può essere, in effetti interpretato come una fuga dai problemi reali che, trova come unico scopo quello di controllare il controllabile: il cibo.


Si arriva così a riscontrare una sorta di paradosso, estremizzando due atteggiamenti come quello di ricercare alimenti sani e il mantenersi in salute attraverso il movimento, si cade nel rischio non solo di rovinare la salute corporea ma. anche di accrescere il proprio stato di malessere non permettendosi di mantenere una buona e sana #FLESSIBILITA' anche nell'alimentazione.

Su questo Montalbano funge da esempio, anche durante il consumo dei pasti dovresti essere consapevole, proprio come lui, applicando per esempio degli esercizi di #mindfull #eating ... Cosa significa? Assaporare, gustare, godere dei sapori, dei colori, dei profumi del cibo che stai per mangiare senza che quest'ultimo diventi un canale delle tue emozioni, le quali dovrebbero essere espresse in altri modi.


A presto!



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